Le alterazioni sensoriali nell’autismo: l’olfatto
Approfondimenti
31 gennaio 2024
In caso di ipersensibilità olfattiva i bambini con disturbo dello spettro autistico possono provare disagio nei confronti di alcuni odori che ad altri non procurano fastidio.
Riguardo il senso dell'olfatto nei bambini/adolescenti con disturbo dello spettro autistico potremmo ridurre ai minimi termini tale ambito semplicemente spiegando che:
- in caso di ipersensibilità olfattiva questi possano provare disagio nei confronti di alcuni odori che ad altri non procurano fastidio. Esempi di peggiori potenziali nemici diventano i profumi, i saponi e lo shampoo, le vernici o i detergenti per i pavimenti, numerosi alimenti dall'aglio al pesce fino ai formaggi.
- in caso di senso olfattivo sottostimolato invece potrebbero mettere in atto tutta una serie di atteggiamenti per aumentare la propria stimolazione (annusare le persone, mettere in bocca oggetti inappropriati come terra o colla o mostrare insensibilità a odori comunemente sgradevoli).
Invece il senso dell'olfatto nasconde una compartecipazione molto importante nell’autismo. Ci sono numerosi studi che dimostrano come l'incapacità di percepire correttamente i segnali olfattivi dei propri simili e di leggere le emozioni che veicolano sia associato a un'interazione sociale compromessa. In parole semplici molti studi dimostrano come l'alterata percezione olfattiva dei bambini autistici vada ad inficiare ulteriormente la loro crescita andando ad influire negativamente sulle interazioni sociali (in particolar modo sulla capacità di imitazione). In tale senso sempre gli stessi studi hanno dimostrato come il senso dell’olfatto delle persone con autismo di livello 1 funziona in modo paragonabile a quello delle persone neurotipiche.