Sensibilità e cuore, ecco l’impegno sociale di Ambra Sabatini per tutte le donne
Innamorata dell’atletica, Ambra Sabatini nel 2019 fu coinvolta in un incidente stradale mentre andava ad allenarsi. Perse la gamba sinistra, ma non la voglia di dare il massimo in pista e anche nel sociale e a sostegno di tutte le atlete
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30 marzo 2024
ROMA – Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto, ovvero un podio tutto italiano nei 100 metri alle Paralimpiadi, per una immagine che segnò la storia dell’atletica italiana. Ma lasciò anche un segno indelebile per tutte le donne che spesso vengono relegate in secondo piano anche in ambito sportivo. A ricordare quell’evento l’atleta ventiduenne Ambra Sabatini, sulle colonne de La Nazione. Era il 2019 quando a causa di un incidente stradale riportò l’amputazione della gamba sinistra sopra il ginocchio: “Penso che il mondo femminile abbia questo potere empatico- le sue parole- Non è facile trovare questa sintonia, ci sono molte variabili e l’agonismo porta a pensare a se stessi, però c’è sempre un rapporto di stima e sostegno, perché vogliamo che ognuna di noi dia il massimo e che il più forte riesca a emergere. Nei momenti di difficoltà sento la vicinanza delle mie colleghe e amiche, non mi vergogno di mostrare loro le mie debolezze e le sostengo quando sono in difficoltà. Avere compagne così aiuta perché ci sosteniamo a vicenda in qualsiasi cosa, e penso che questa sia una qualità femminile”. Ad appena 22 anni ha sviluppato da subito una certa consapevolezza e attenzione per la parità di genere e i diritti delle donne.
Lo sport e le donne, quanti ostacoli - “La tesina per l’esame di Stato delle medie l’ho fatta proprio sulla figura della donna, collegando tutte le materie – ha raccontato –. Si tratta di un tema che mi è sempre stato a cuore. Già allora mi concentrai molto sull’educazione fisica, specialmente perché ho trovato ispirazione in molte donne, la cui forza di superare alcuni ostacoli, stereotipi e limiti imposti dalla società, nel momento in cui si è iniziato a fare sport, ci ha rese tutte più forti”. Lo sport per le donne è spesso sinonimo di ostacoli per le atlete: “Stimo moltissime mie colleghe, alcune atlete contemporanee ad esempio riescono a continuare la propria carriera anche dopo una gravidanza, che è un evento bellissimo, ma è comunque difficile riprendere un’attività di alto livello dopo – è la riflessione di Sabatini –. La nostra vita è dettata da certi tempi biologici che ci costringono a fare delle scelte, e a volte le scelte non sono ‘aiutate’ dalla società, che non offre possibilità. In ogni caso penso che negli anni siano stati fatti molti passi in avanti”. Per Ambra “essere un’atleta donna comporta scelte impegnative e diverse da quelle che comporta essere un atleta uomo. Io sono giovanissima, ma già pensare al fatto che la gravidanza possa incidere sulla mia carriera atletica è un segnale – ammette Sabatini –. Alcuni stereotipi ci sono ancora, anche se vedo tanta apertura in alcuni casi, come nel calcio femminile, in cui si parla di atlete professioniste che si allenano tutti i giorni, a cui si dovrebbe dare la stessa importanza e visibilità di quello maschile. A livello economico ci sono tante differenze, ma non legate al fatto di essere donne: esistono gli sport considerati maggiori e quelli minori, e tante altre variabili”. Originaria del piccolo comune toscano di Monte Argentario, Ambra Sabatini è molto attiva anche per promuovere lo sviluppo dello sport sul suo territorio. “La prima volta che mi sono innamorata dell’atletica, è stata quando ho visto una pista, l’atmosfera, la possibilità di allenarsi per bene. Per questo mi sto impegnando per far costruire una pista d’atletica all’Argentario, che farebbe bene ai ragazzi, si troverebbe in una posizione strategica, fra tre grandi paesi. E poi l’atletica è alla base della preparazione di qualsiasi altro sport”.