Scoperta in Germania una “mano artificiale” di 600 anni fa
Nei dintorni di Monaco di Baviera è stato trovato uno scheletro con una mano artificiale. La protesi, realizzata in ferro, sostituiva quattro dita della mano mancanti
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04 gennaio 2024
MONACO DI BAVIERA - Nei dintorni di Monaco di Baviera, un gruppo di archeologi tedeschi ha portato alla luce uno scheletro con una mano protesica in metallo che potrebbe avere quasi 600 anni. Grazie alla datazione al carbonio, i ricercatori - spiegano in un rapporto scientifico - sono riusciti a stimare che l'uomo morì tra il 1450 e il 1620 e quando venne sepolto aveva tra i 30 e i 50 anni. La protesi è stata realizzata in ferro e sostituiva quattro dita della mano mancanti. Il rapporto afferma tuttavia, che non è chiaro come l'uomo abbia perso le dita e come possa aver usato la protesi.
Gli archeologi hanno trovato lo scheletro in una tomba vicino a una chiesa di Frisinga, nei dintorni di Monaco di Baviera che fu teatro di numerose battaglie militari - tra cui la Guerra dei Trent'anni dal 1618 al 1648 -, che portarono a un aumento delle amputazioni e alla domanda di protesi.
Questo tipo di protesi doveva essere abbastanza comune all'epoca dato che gli archeologi, in passato, hanno scoperto circa 50 protesi simili nell'Europa centrale che risalgono dal tardo Medioevo – dal 1300 al 1500 circa – al primo periodo moderno – dal 1500 al 1800 circa. Una delle più avanzate venne indossata dal cavaliere tedesco del XVI secolo Götz von Berlichingen che aveva perso la mano destra a causa di un colpo di cannone. Gli venne costruita una protesi "mobile" e tecnicamente estremamente complessa.
Stando alla National Library of Medicine, la più antica protesi sarebbe quella di un singolo dito che fu costruita in Egitto tra i 2.600 e i 3.400 anni fa. Mentre la" gamba Capua", una protesi alla gamba trovata in Italia, risale a circa il 300 a.C. Era stata costruita in bronzo e legno per un nobile romano.