"Dall'orto di casa un lavoro per mio figlio autistico"
L’idea di mamma Cristina che fa l’orto con il figlio autistico
Approfondimenti
26 novembre 2023
CONVENTELLO - Ci vuole tutta la forza d'animo di una mamma, e di tutta una famiglia, per lasciare qualcosa che abbia un senso e aiuti un figlio con disabilità a svolgere un lavoro. Cristina Camorani abita a Conventello, nella bassa ravennate, ha quattro figli di cui uno con disabilità di 39 anni. Abita in una grande casa in campagna con piscina che diventa un ritrovo per gli amici. Con la pandemia, per gioco, ha iniziato a filmare le sue ricette e a metterle su youtube, raggiungendo un inaspettato mare di visualizzazioni. E da lì è nata l'idea: perché non valorizzare questa capacità di cucinare e mettere su un agriturismo? E perché non metterci al lavoro ragazzi autistici come suo figlio e dare concreta risposta alla domanda che ogni genitore si pone: "Come faranno senza di me"?
Ma per realizzare l'agriturismo occorre produrre direttamente, almeno in parte, i prodotti che si vendono o si usano in cucina. E allora, visto che la casa di Conventello è immersa nella campagna, Cristina chiede al contadino con cui confina se le affitta 3 mila metri di terra.
A quel punto tutta la famiglia si getta a capofitto nell'impresa. I tre fratelli lasciano il lavoro da dipendenti per lavorare nell'orto di famiglia. Intanto Cristina si iscrive al corso per gestore di agriturismo e lo sta per finire. La famiglia inizia a vivere nell'orto e per l'orto.
Se l'agriturismo sarà pronto a partire tra un anno, nel frattempo la verdura si può vendere. L'idea è quella di confezionare cassettine da 10 e 20 euro e alla mattina portarle a casa dei clienti nei dintorni di Ravenna. Un successo inaspettato ed è lì che M. entra in scena. Accompagnato da un fratello, suona a casa dei clienti e con un sorriso consegna la cassettina di verdura appena raccolta.
A primavera sarà attiva la carciofaia e forse saranno affittati altri 2mila metri di terreno. A fine 2024 partirà il “Conventello house and aut” gestito da tutta la famiglia, con anche attività sociali legate sia al mondo dell'autismo sia a quello del divertimento, come pilates o danza, ma anche cinema per il paese.