Una vita all’insegna dello sport oltre la disabilità. La storia di Marina Rotoli a XMasters
Una vita all’insegna dello sport oltre la disabilità. La storia di Marina Rotoli a Xmasters. La sportiva che ha fondato una Onlus per aiutare atleti vittime di incidenti stradali
Senigallia- "Al momento sto praticando wheelchair tennis (tennis in carrozzina) e il tiro a segno con la pistola ad aria compressa 10 metri e oggi sono qui a Senigallia per provare nuovi sport, tra cui l'adaptive surf e la vela, una cosa che volevo fare da tempo". Alla manifestazione 105 XMasters, che si è chiusa nei giorni scorsi a Senigallia, c'era anche Marina Romoli, un'ex ciclista su strada e pistard italiana. Nel 2010 un incidente durante un allenamento in bicicletta le ha fatto perdere l'uso delle gambe, ma la sua voglia di sperimentare non si è mai fermata: "La prova di surf è andata molto bene- afferma- è uno sport che mi è sempre piaciuto guardare, però non avevo mai trovato l'opportunità di poterlo fare e non sapevo che avevo un maestro proprio qui nelle Marche, vicino a San Benedetto. Oggi con Riccardo abbiamo provato le prime manovre".
L'acqua la rende libera: "Dopo l'incidente sono rinata come una sirena", racconta alla Dire. Perché Marina era una professionista del ciclismo ma la lesione spinale che le ha provocato la paralisi agli arti inferiori ha cambiato la sua vita di colpo: "Oggi sono una psicologa e ho una Onlus che si chiama Marina Romoli".
IL RUOLO DELL’ASSOCIAZIONE
La sua associazione ha due obiettivi: aiutare giovani atleti vittime di incidenti stradali o gravi infortuni intervenuti durante lo svolgimento dell'attività sportiva. Dà loro unsupporto immediato e tangibile, l'altro in proiezione. Il primo è economico e serve per affrontare le cure e la riabilitazione che costano tanto. Il secondo è per sostenere la ricerca indirizzata all'individuazione di terapie in grado di curare le lesioni al midollo spinale. "Aiutiamo questi giovani ad affrontare le spese per l'acquisto di ausili e per la fisioterapia, perché il nostro sistema sanitario nazionale arriva finoa un certo punto- ha continuato Romoli- poi la persona è un po' in balia degli eventi e di quelle che sono le sue conoscenze e possibilità. Quindi cerchiamo di dare un aiuto. E' bello che ci siano eventi come XMasters che danno la possibilità di fare sport a tutti, di reinventarsi e di ritrovare quelle sensazioni che magari si pensava di aver perso per sempre".
In questi anni Marina Romoli ha provato di tutto. "Prima facevo solo ciclismo a livello professionale. Dopo l'incidente ho fatto wakeboard, sci, tennis e pratico anche Sup (Stand up paddle) a mare. Adesso ho i tornei di tennis e le gare di tiro a segno, a settembre andremo a Bologna a fare i campionati italiani ma ho iniziato da poco, quindi vediamo come andranno. È uno sport che ho iniziato in un periodo particolare, nel quale non potevo affaticare la schiena, però mi sono detta 'proviamo qualcos'altro perché senza sport si sta veramente molto male". Il suo motto, infatti, è "We can do it" (Possiamo farlo).