Cardani, da campione di nuoto paralimpico ad atleta di snowboard cross, oggi guarda a Milano-Cortina 2026

Riccardo Cardani, da campione di nuoto paralimpico ad atleta di snowboard cross, oggi guarda a Milano-Cortina 2026

Senigallia- Dall'acqua alla neve. Un percorso di successo quello che ha portato Riccardo Cardani a diventare prima campione di nuoto paralimpico poi atleta di Snowboard Cross, Banked Slalom. La sua storia arriva a XMasters, la manifestazione sportiva che si è svolta a Senigallia: "Tutto è iniziato all'età di 17 anni dove sono rimasto vittima di un grave incidente stradale che mi ha causato una lesione della clavicola- ha raccontato l'atleta lombardo alla Dire- si sono spezzati i nervi del braccio e non ho mosso più niente. Per molti anni è stato un periodo di sofferenza e dolori, ho impiegato molto tempo per recuperare fino a quando mi si è presentata l'occasione di entrare a far parte della nazionale di nuoto, attività che avevo sempre utilizzato nella riabilitazione e che poi è diventata una passione. Ho conquistato delle buone medaglie, ma sentivo che non era la strada giusta e, infatti, ho deciso di cambiare: nel 2018-2019 ho iniziato lo snowboard".

Cardani ha sempre amato gli sport estremi, come lo snowboard e il motocross: "Appena ho capito che potevo far bene in questo sport, mi sono dedicato totalmente allo snowboard. Sono arrivato alle Paralimpiadi di Pechino nel 2022 e ho raggiunto un decimo e un dodicesimo posto. Non benissimo, ma per me è stata un'emozione incredibile anche solo arrivare alle Paralimpiadi: era l'obiettivo di una vita come atleta".

Adesso si prepara a raggiungere una nuova meta: I XXV giochi olimpici invernali di Milano-Cordina 2026. "Tra due anni l'appuntamento più grande lo gioco in casa- ha sorriso- il tifo sarà il doppio, le emozioni saranno triplicate e non vedo l'ora di partecipare.

E' solamente da un anno che sono amputato alla mano destra, ho deciso di fare questo intervento per migliorare in primis la mia performance, ed è stato un bene perché ora sto benissimo. Posso muovere finalmente anche una protesi mioelettrica, che è una cosa incredibile dato che prima non potevo farlo dato che la mano era inutilizzabile".

Ma nel 2025 le sfide non mancano: "Abbiamo il circuito di Coppa del Mondo tra Canada, Norvegia, Svezia e Italia. A marzo il mondiale, che avviene ogni due anni, sarà in Canada- ha ricordato Cardani- un posto dove ho vinto la mia prima medaglia d'oro, quindi sono contento di farlo lì". 

Ma questo, per lui, è un anno di prova per arrivare ai giochi più preparato: "Con l'amputazione è cambiato l'assetto e anche il mio fisico- ha precisato- perché il mio corpo ha dovuto adattarsi all'assenza della mano e io ho recuperato molti movimenti che prima non avevo. Oggi ho più controllo del mio corpo in aria e in velocità, posso dire che è stata la scelta più giusta che ho fatto nella mia vita" 

A XMasters l'atleta di snowboard ha provato altri sport: "Sono uno sportivo a 360 gradi, mi piace fare Skate e Surf skate, c'è anche lo skate elettrico che stanno provando. Quindi mi cimenterò in qualche sport come al solito non pericoloso, vengo qui così so quali Olimpiadi mi aspettano nel futuro", ha concluso.