G7, la ministra Locatelli da Assisi: “Oggi facciamo la storia, non torneremo indietro”
G7, la ministra Locatelli da Assisi: “Oggi facciamo la storia, non torneremo indietro”
Approfondimenti
14 ottobre 2024
Assisi - "Oggi è un punto importante della storia e non credo che torneremo indietro. Oggi siamo qui tutti insieme: i ministri ospiti speciali di tanti paesi, il mondo delle associazioni, il mondo delle famiglie e il territorio. Tutti coloro che vogliono rendere migliore la vita di tutte le persone". Così Alessandra Locatelli, ministro per le Disabilità, ha aperto la cerimonia di inaugurazione del G7 Disabilita e Inclusione ad Assisi nella piazza della Basilica inferiore.
"Questo G7 si chiama Inclusione e Disabilità ma per la prima volta nella storia parla di persone. Come governi siamo abituati a parlare di trasporti, turismo cultura, ambiente e tante altre
cose- ha continuato Locatelli- ma se non mettiamo le persone al primo posto allora non riusciamo a fare bene e ci indeboliamo. Se, invece, con la nostra presenza qui oggi, e nei nostri paesi
domani, nei gesti quotidiani, nei nostri territori, nelle famiglie e per strada facciamo qualcosa in più per gli altri, allora lo possiamo fare per tutti".
Locatelli ha accolto i ministri che si occupano di inclusione e di persone di Canada, Francia, Usa, Inghilterra, Germania, Giappone, il commissario straordinario UE, i ministri
di Kenya, Tunisia, Sudafrica e Vietnam, i presidenti dell’European disability forum e dell'International disability alliance. E, infine, i rappresentanti delle federazioni Fand e
Fish che siedono nell'Osservatorio nazionale diritti delle persone con disabilità.
"A noi non piacciono le cose facili- ha detto- perché per ottenere risultati importanti serve impegno, dedizione, cuore e coraggio e oggi ad Assisi insieme iniziamo una nuova sfida. L'abbiamo
colta per raggiungere la città di Assisi dove abbiamo messo in campo un meraviglioso gruppo di associazioni, di volontari e di persone che si sono date una mano e hanno reso possibile a tutti di raggiungere la città. Con noi in piazza ci sono le famiglie, le associazioni e il mondo del terzo settore, perché solo uniti mondo delle istituzioni, mondo del terzo settore e mondo privato possiamo fare di più e meglio. Questa è la sfida per il futuro".
L'incoraggiamento, il supporto e il sostegno reciproco "ci permetteranno di andare insieme lontano senza lasciare indietro nessuno. Con la Carta di Solfagnano tracceremo la strada giusta
per lavorare per i diritti di tutti. Abbiamo bisogno di benessere e salute ma anche della dimensione lavorativa, di poter viaggiare, della dimensione affettiva e relazionale. Dobbiamo tenere insieme tutto. Attraverso quel progetto di vita possiamo cambiare le cose e impegnarci per rendere più autonoma e dignitosa la vita di tutti. Oggi la storia dà una nuova opportunità alle persone e spero che sapremo sfruttarla", ha concluso Locatelli.