I diritti delle persone mutilate e invalide del lavoro riconosciuti dal Tar del Lazio, il plauso dell’Anmil
I diritti delle persone mutilate e invalide del lavoro riconosciuti dal Tar del Lazio, il plauso dell’Anmil
Approfondimenti
01 ottobre 2024
Roma - “Accogliamo con soddisfazione la recente sentenza del Tar che, ancora una volta, ha riconosciuto i diritti del Patronato Anmil, imponendo al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di pagare le spettanze per crediti che il nostro Patronato vanta da anni”. Lo ha affermato il presidente nazionale Anmil Emidio Deandri, dopo la pubblicazione della sentenza n. 16606/2024 da parte del Tar del Lazio.
“Con questo importante pronunciamento viene accolto il nostro ricorso proposto per contrastare il silenzio-inadempimento tenuto dal ministero del Lavoro circa il riconoscimento del saldo del finanziamento previsto dalla legge 30 marzo 2001 n. 152 per l’annualità 2021. Questa vittoria, in continuità con quelle ottenute anche per le annualità 2017, 2018, 2019 e 2020, restituisce un altro tassello di dignità alla nostra Associazione, che è tenuta a sostenere economicamente il Patronato. Proprio a causa di questi gravi ritardi – ha sottolineato il presidente – i circa 600 dipendenti dell’Associazione sono da due anni in solidarietà, una misura di sostegno al reddito per la quale, ai danni economici per il personale stesso, si aggiungono quelli che ricadono sulla nostra attività e sui servizi offerti”.
Il Patronato Anmil aveva lamentato da tempo la mancata adozione del decreto di ripartizione finale dell’annualità 2021 da parte del ministero entro il termine di legge - maggio 2023 - che secondo i giudici amministrativi non può essere giustificata dalla complessità delle verifiche a cui il ministero del Lavoro è tenuto né per le criticità emerse in sede ispettiva, tanto più che il ritardo nelle attività di verifica sui Patronati ha natura sistematica e dimostra l’inefficacia procedimentale rispetto alle esigenze da soddisfare.
Il Tar ha quindi accolto il ricorso affermando l’obbligo per il Ministero di adottare il decreto di ripartizione e assegnazione dei fondi entro 30 giorni.
“Si tratta di una iniziativa importante intrapresa grazie alla precedente presidenza dell’Anmil, al direttore generale, ai nostri uffici e ai legali che con competenza e professionalità ci hanno assistito e che ringraziamo- ha proseguito Deandri- ma ci auguriamo per il futuro di non dover essere nuovamente costretti a ricorrere alle vie legali per rivendicare le nostre spettanze, nell’auspicio che le procedure di riconoscimento e di erogazione dei contributi agli Istituti di Patronato diventino più snelle e in grado di garantire il rispetto dei tempi previsti per legge”, ha concluso il presidente dell’Anmil.