Pride, Orgoglio E Amore. Il punto di vista di Emma 

Pride, Orgoglio E Amore. Il punto di vista di Emma che racconta la disabilità tramite l’associazione Uildm

Approfondimenti

Disability Pride

01 settembre 2024

Padova- Mi chiamo Emma, ho 22 anni e vivo a Padova, dove mi sto laureando in Filosofia. Mi piacerebbe lavorare- come riporta il sito dell’associazione Uildm- nell’ambito bioetico e attualmente ho moltissime passioni, tra cui il Powerchair Hockey, la musica, l’arte, la poesia e tutto ciò che riguarda il mondo dell’attivismo.

E ancora: Luglio è stato il mese del Disability Pride, un movimento che ha come scopo la rivendicazione dell’identità con disabilità, eliminando il modello medico, in favore di un messaggio di orgoglio in cui viene posta al centro della questione la persona. Si promuove la diversità corporea, sensoriale e mentale di ogni individuo, mostrando tutte le varie sfaccettature che ci sono di queste categorie. La disabilità diventa quindi una fra le varie caratteristiche del singolo, che viene resa negativa solamente dopo l’interazione con un ambiente escludente che non fornisce gli strumenti per poter vivere appieno nel mondo con autodeterminazione. Proprio per questa ragione, questo movimento ha come obbiettivo il sensibilizzare alla rimozione di tutte le barriere fisiche, ad esempio le barriere architettoniche; e mentali, come pregiudizi e stereotipi, che ruotano intorno a questo mondo. Uno dei soggetti di pensieri e idee sbagliate è spesso proprio il corpo delle persone con disabilità, che non possiede rappresentazione nella nostra quotidianità e di conseguenza non viene normalizzato.

LA CAMPAGNA ‘QUALE CORPO È ADATTO AL BIKINI?’

A tal proposito, - ha aggiunto- è stata lanciata la campagna "Quale corpo è adatto al bikini?", dal Centro antiviolenza di Padova e dal Centro Antidiscriminazioni LGBTQ+ “Mariasilvia Spolato,” in collaborazione con il Comune di Padova, con la volontà di sostenere la libertà di ogni donna di mostrare il proprio corpo. Sono state fotografate varie forme di corporeità in bikini, tra cui quelle con disabilità, e sono stati appesi dei manifesti con quelle foto in giro per la città. Io sono tra le persone che ha aderito con moltissimo entusiasmo a questo progetto, grazie anche Claudia Frizzarin, disability manager che fra i suoi mille progetti è anche fra gli organizzatori principali del primo Disability Pride Veneto e modella di questa campagna, che ha pensato di chiedermi di partecipare.

A SETTEMBRE IL PRIMO ‘DISABILITY PRIDE VENETO’

Quest’anno Padova, - ha proseguito Emma- sarà centro di grandi passi avanti per l’inclusione delle persone con disabilità, perché oltre a questa campagna, a settembre si terrà il primo Disability Pride Veneto. Ho avuto l’occasione quest’anno di essere fra le persone che lo stanno organizzando e per me è una grandissima fonte di gioia.

“Per me il Disability Pride, è un momento di riflessione e lotta, ma anche di orgoglio e amore. È un momento di rivendicazione di una parte di me e di altre mille persone, che molto spesso viene fatta vivere come un difetto, una mancanza, quando invece è una caratteristica che può essere portata con fierezza e amore, come tutti i vari elementi di una persona. Con questi progetti spero che si inizi a cambiare la visione che molte persone hanno di questo mondo, comprendendo meglio alcuni aspetti su cui, nel mondo attuale, c'è ancora troppa poca cultura, e abbracciando la diversità umana come caratteristica principale dell’essere umano”, ha concluso Emma.

Credit Testo: Uilm.it

Credit foto: Comune di Padova