Paralimpiadi. Nuoto, Menciotti: “La medaglia è un obiettivo secondario, sono qui per migliorare”

Paralimpiadi. Nuoto, Menciotti: “La medaglia è un obiettivo secondario, sono qui per migliorare”. L’atleta è tornato in vasca dopo un grave incidente sul lavoro che gli ha causato l'amputazione della mano destra

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05 settembre 2024

PARIGI - "Parigi 2024 è sicuramente una Paralimpiade diversa dalle due che ho affrontato, perché a Rio ero appena arrivato un po' incosciente e Tokyo è stata del tutto diversa dalle precedenti. Sono arrivato qua consapevole, con una cornice di pubblico impressionante e mi aspetto tanto da me stesso. Sicuramente la medaglia è un obiettivo che però è secondario, sono venuto qua per migliorare i miei limiti e me stesso". Lo dichiara all'Agenzia Dire Riccardo Menciotti, nuotatore paralimpico azzurro, presente nella sede parigina di Casa Italia, dopo il quinto posto ottenuto nei 100 metri farfalla S10 e in attesa di disputare le gare dei 100 dorso e 200 misti. L'atleta, nato a Terni e che compirà 30 anni il prossimo 28 settembre, ha sempre amato il nuoto, fin da piccolo, ed è tornato in vasca anche dopo un grave incidente sul lavoro che gli ha causato l'amputazione della mano destra.

"Dopo l'infortunio non mi sono abbattuto- prosegue Menciotti- e ho avuto vicino molte persone. La prima cosa che mi è venuta naturale è stata quella di rituffarmi in acqua, perché è quello che avevo sempre fatto nella vita. Poi casualmente, durante le visite all'Inail, ho incontrato il delegato provinciale del Comitato italiano paralimpico (Cip) di Terni e sono stato messo sulla strada per cominciare questo percorso con l'attività paralimpica. Tutto questo era una novità per me, a parte qualche accenno a Londra di Cecilia Camellini e di Federico Morlacchi, ma ero un ragazzo e non comprendevo quello che era questo mondo. Forse quel primo settembre del 2015 (giorno dell'infortunio, ndr) è stata veramente una rinascita per me".