Convenzione Onu per le persone con disabilità, una questione di diritti
Il 13 dicembre 2006 l’Assemblea delle Nazioni Unite ha approvato la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità. Ecco cos’è e cosa prevede
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02 agosto 2024
Il 13 dicembre 2006 l’Assemblea delle Nazioni Unite ha approvato la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità. Con la Legge 3 marzo 2009, n. 18, il Parlamento italiano ha autorizzato la ratifica della Convenzione, ossia ha fatto propri gli effetti di questo accordo.
Che cos’è? La Convenzione è un accordo internazionale che non riconosce ‘nuovi’ diritti alle persone con disabilità ma punta piuttosto ad assicurare che possano godere dei diritti riconosciuti agli altri cittadini, eliminando gli ostacoli che le persone con disabilità possono incontrare nella loro vita quotidiana, proteggendole dalle discriminazioni, promuovendo le pari opportunità e l’integrazione nella società.
Come si compone la Convenzione? La Convenzione è composta da un preambolo e da cinquanta articoli. Lo scopo è quello di promuovere, proteggere e assicurare il pieno e uguale godimento di tutti i diritti e di tutte le libertà da parte delle persone con disabilità. Alla Convenzione si affianca un Protocollo opzionale, composto da 18 articoli, anch’esso sottoscritto no della società; il rispetto per la differenza e l’accettazione delle persone con disabilità come parte della diversità umana e dell’umanità stessa; la parità di opportunità; l’accessibilità; la parità tra uomini e donne; il rispetto per lo sviluppo delle capacità dei bambini con disabilità e il rispetto per il diritto dei bambini con disabilità a preservare la propria identità. Nell’articolo 4 la Convezione stabilisce che gli Stati devono impegnarsi a garantire e promuovere la piena realizzazione di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali per tutte le persone con disabilità senza discriminazioni di alcun tipo sulla base della disabilità. La legge italiana con cui è stata ratificata la Convenzione ha contestualmente istituito l’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità (di cui è membro anche l'Inail) che ha, tra gli altri, il compito di promuovere l’attuazione della Convenzione ed elaborare il rapporto dettagliato sulle misure adottate, in raccordo con il Comitato Interministeriale dei Diritti Umani. Cosa fa l’Italia per assicurare alle persone con disabilità il godimento dei propri diritti? e ratificato dall’Italia.
Come viene definita la disabilità? La Convenzione riconosce la disabilità come un concetto in evoluzione che riguarda il rapporto tra la persona e il suo ambiente di riferimento, ossia l’interazione tra la persona e le barriere culturali o ambientali che impediscono la piena ed effettiva partecipazione alla società in condizioni di uguaglianza con gli altri.
Quali sono i principi fondamentali stabiliti dalla Convenzione? L’articolo 3 della Convenzione elenca i principi generali, in materia di diritti umani, a cui fanno riferimento tutti i successivi articoli dell’accordo: il rispetto per la dignità intrinseca, l’autonomia individuale - compresa la libertà di compiere le proprie scelte - e l’indipendenza delle persone; la non discriminazione; la piena ed effettiva partecipazione e inclusione all’interno della società; il rispetto per la differenza e l’accettazione delle persone con disabilità come parte della diversità umana e dell’umanità stessa; la parità di opportunità; l’accessibilità; la parità tra uomini e donne; il rispetto per lo sviluppo delle capacità dei bambini con disabilità e il rispetto per il diritto dei bambini con disabilità a preservare la propria identità. Nell’articolo 4 la Convezione stabilisce che gli Stati devono impegnarsi a garantire e promuovere la piena realizzazione di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali per tutte le persone con disabilità senza discriminazioni di alcun tipo sulla base della disabilità. La legge italiana con cui è stata ratificata la Convenzione ha contestualmente istituito l’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità (di cui è membro anche l'Inail) che ha, tra gli altri, il compito di promuovere l’attuazione della Convenzione ed elaborare il rapporto dettagliato sulle misure adottate, in raccordo con il Comitato Interministeriale dei Diritti Umani.
Cosa fa l’Italia per assicurare alle persone con disabilità il godimento dei propri diritti? Un passo importante per assicurare il pieno e uguale godimento di tutti i diritti e di tutte le libertà da parte delle persone con disabilità è rappresentato dalla riforma approvata dal Parlamento italiano con legge 227/2021. All’interno di questa norma, il cosiddetto ‘decreto Disabilità’ rappresenta il cuore della riforma perché prevede la semplificazione del sistema attraverso cui viene accertata l’invalidità civile e introduce il ‘Progetto di vita’, ossia si punta a costruire per ogni persona un percorso di vita che tenga conto di desideri e aspettative individuali e non standardizzate in base al tipo di disabilità, proprio come previsto dalla Convenzione Onu. Queste novità entreranno in vigore con una fase sperimentale che avrà inizio il 1° gennaio 2025 in nove province selezionate: Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste.