Parte a Treviso un progetto per favorire l’autonomia delle persone con disabilità attraverso la domotica

Parte a Treviso un progetto per favorire l’autonomia delle persone con disabilità attraverso la domotica

Approfondimenti

Donna in sedia a rotelle in cucina

01 gennaio 2024

Treviso- Un progetto per favorire l’autonomia e aiutare le famiglie di persone anziane o giovani adulti con disabilità grazie alla domotica e alle nuove tecnologie. Lo ha presentato il Comune in collaborazione con “Informatici senza frontiere”, in occasione della partenza di una sperimentazione che verrà testata in città per i prossimi due anni. 

Si tratta di utilizzare- come riporta la stampa- semplici tecnologie già esistenti per rendere la vita più facile. Contattando direttamente “Informatici senza frontiere” si potrà, infatti, richiedere una consulenza sul proprio appartamento per avviare un progetto personalizzato di aiuto alla gestione di anziani, persone non autosufficienti o con disabilità che vada ad alleggerire l’impegno di chi si prende cura di loro. 

E ancora: “Una casa per amico” questo il nome del progetto, fornisce, dunque, supporto all’autonomia delle persone grazie all’aiuto concreto e continuo della tecnologia che monitora l’ambiente domestico e fornisce, da remoto, informazioni dettagliate e puntuali sugli assistiti. 

Beneficiari del progetto saranno gli anziani e le persone con disabilità che vivono da soli, del territorio comunale di Treviso, ma anche ospiti di case alloggio, raggiunti tramite enti ed associazioni territoriali. Si parte da un’analisi dei bisogni per poi implementare e installare le soluzioni tecniche più idonee, a volte anche affiancando o estendendo la domotica classica. 

Alla sperimentazione contribuiscono il Comune di Treviso con 5 mila euro e l’istituto bancario Unicredit Banca con 10 mila euro che garantiranno la dotazione e la personalizzazione del progetto.  

Alle persone aderenti- si legge ancora- sarà richiesto un contributo per la gestione e l’assistenza che potrà variare in base alla dotazione definita dal progetto indicativamente da un minimo di 50 ad un massimo di 150 euro all’anno, questo come piccolo contributo per le tecnologie che sarà necessario acquistare e perché il servizio mette a disposizione un aiuto costante nel tempo dal punto di vista della gestione delle tecnologie.