L’Associazione paraplegici di Roma e Lazio chiede una revisione del nomenclatore ausili
L'Associazione paraplegici di Roma e del Lazio sostiene la battaglia delle aziende ortopediche per la revisione immediata del nomenclatore delle prestazioni di assistenza protesica erogabili nell'ambito del Servizio sanitario nazionale
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11 dicembre 2023
ROMA - L'Associazione paraplegici di Roma e del Lazio sostiene la battaglia delle aziende ortopediche per la revisione immediata del nomenclatore delle prestazioni di assistenza protesica erogabili nell'ambito del Servizio sanitario nazionale, che in 25 anni ha avuto un solo aggiornamento. "Una ricerca Swg sul Ssn e le persone con disabilità ha messo in evidenza il diffuso malcontento dei cittadini con disabilità verso il Sistema sanitario nazionale: 8 su 10 ritengono di non ricevere risposte adeguate- scrive in una nota l'Associazione paraplegici di Roma e del Lazio- Tra queste gioca un ruolo fondamentale il capitolo che riguarda ausili, protesi e ortesi.
Il quadro è deprimente. Solo per fare un esempio, c'è il ricorso a gare al massimo ribasso per i monouso col risultato di erogare prodotti inadeguati. Ci sono poi tariffe antidiluviane che spesso costringono le persone con disabilità a dover mettere le mani in tasca per accedere a prestazioni minimamente qualitative. Chi non se lo può permettere, e sono la maggioranza, si accontenta di prodotti che per dire delle stesse aziende ortopediche sono 'nati vecchi'. Il risultato è che è più difficile raggiungere l'autonomia possibile, talvolta mettendo a rischio la stessa salute. Trattandolo esclusivamente come mercato, si è rinunciato al ruolo pubblico di guidare la scelta del prodotto più appropriato per la compensazione della menomazione, per la prevenzione di ulteriori danni alla salute e per il diritto alla mobilità. Si è rinunciato al fine concentrandosi sul mezzo".
Di qui il sostegno dell'Associazione alla battaglia intrapresa dalle aziende ortopediche. "Il ricorso al Tar del Lazio della Fioto- si legge ancora nel comunicato- ha il pregio di rimettere al centro il tema degli ausili, facendolo riemergere dall'oblio in cui è stato colpevolmente lasciato per troppi anni".
"La promozione della salute così perde ogni significato- dice Pietro Vittorio Barbieri, presidente dell'Associazione paraplegici di Roma e del Lazio- L'equità assume una connotazione farsesca. Occorre ritrovare il senso e il valore dell'intervento pubblico per l'autonomia e l'indipendenza delle persone con disabilità, risvegliando coscienze ad ogni livello, politico, professionale e della società civile organizzata, e richiamando ogni livello istituzionale al suo compito".