Provvidenze economiche per sordi civili
I benefici economici concessi ai sordi civili sono: pensione e indennità di comunicazione
Approfondimenti
15 agosto 2022
Le provvidenze economiche sono concesse dopo la verifica dei requisiti sanitari effettuata dalla commissione medica dell’Asl.A decorrere dal 1° gennaio 2010 le domande volte ad ottenere i benefici in materia di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità, corredate di certificazione medica attestante la natura delle infermità invalidanti, debbono essere inoltrate all'INPS esclusivamente per via telematica.
BENEFICI ECONOMICI
Pensione non reversibile
Per avere diritto alla pensione è richiesto che gli interessati si trovino in stato di bisogno economico, che viene rapportato all'imposta sui redditi delle persone fisiche (IRPEF), prendendo in considerazione solo il reddito personale e non quello familiare o dell'eventuale coniuge (art. 14-septies, Legge 33/1980).
Reddito coniugale
L'art. 10, coma 5 della Legge 9 agosto 2013, n. 99 (di conversione del Decreto -Legge 28 giugno 2013, n. 76) ha stabilito che per gli invalidi civili si continuerà a far riferimento al solo reddito personale:
Art. 10
5. All'articolo 14-septies del decreto-legge 30 dicembre 1979, n. 663, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 febbraio 1980, n. 33, dopo il sesto comma, è inserito il seguente: «Il limite di reddito per il diritto alla pensione di inabilità in favore dei mutilati e degli invalidi civili, di cui all'articolo 12 della legge 30 marzo 1971, n. 118, è calcolato con riferimento al reddito agli effetti dell'IRPEF con esclusione del reddito percepito da altri componenti del nucleo familiare di cui il soggetto interessato fa parte».
Limiti reddituali
Tuttavia, per avere diritto alla pensione non bisogna superare un determinato limite di reddito, stabilito annualmente dalla relativa normativa, e avere un'età compresa tra i 18 e i 67 anni di età.
Inoltre la pensione:
- non è reversibile
- non è soggetta ad IRPEF
- al compimento dei 67 anni di età cessa la corresponsione della pensione e in sostituzione viene erogato l'assegno sociale, soggetto anche questo a limite reddituale
L'indennità di comunicazione è concessa al solo titolo della minorazione, cioè indipendentemente dallo stato di bisogno economico e dall'età, pertanto non prevede nessun limite reddituale.
Inoltre
- non è reversibile
- non è soggetta ad IRPEF
- non prevede limiti di età, quindi è concessa da 0 anni e oltre i 66 anni e 7 mesi.
La legge istitutiva (Legge 508/88), aveva stabilito che l'indennità di comunicazione fosse corrisposta d'ufficio a coloro che alla data della sua entrata in vigore (10 dicembre 1988) fossero titolari di pensione non reversibile o avevano già presentato domanda di pensione.
A partire dalla suddetta data, per ottenere l'indennità di comunicazione è necessaria un'espressa richiesta dell'interessato la quale, nel nuovo sistema previsto dal regolamento 21 settembre 1994, n. 698, è contenuta nella domanda di riconoscimento della sordità civile.
RIFERIMENTI NORMATIVI
- Legge 21 novembre 1988, n. 508 : Norme integrative in materia di assistenza economica agli invalidi civili, ai ciechi civili ed ai sordomuti (Pubblicata nella Gazz. Uff. 25 novembre 1988, n. 277)
- Legge 29 febbraio 1980, n. 33: Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 30 dicembre 1979, n. 663 , concernente provvedimenti per il finanziamento del Servizio sanitario nazionale, per la previdenza, per il contenimento del costo del lavoro e per la proroga dei contratti stipulati dalle pubbliche amministrazioni in base alla L. 1° giugno 1977, n. 285 , sull'occupazione giovanile (G.U. 29 febbraio 1980, n. 59)
- Legge 3 giugno 1975, n. 160: Norme per il miglioramento dei trattamenti pensionistici e per il collegamento alla dinamica salariale (G.U. del 05 giugno 1975, n. 146)
- Circolare Inps del 21 aprile 2017, n. 74: Prestazioni di invalidità civile, cecità e sordità. Non computabilità del reddito da casa di abitazione.
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di Gabriela Maucci