Certificazioni di invalidità e privacy, il focus degli esperti di Superabile

Domanda

Salve,  

avrei un quesito da porvi.  

Dopo essermi sottoposta a regolare visita di accertamento di invalidità, dinnanzi alla Commissione Medica preposta Inps/Asl sono ancora in attesa di ricevere i relativi verbali. Volevo dunque chiedervi: come si entra in possesso di tutte le certificazioni? Esiste un modo per proteggere i dati sensibili che vi sono riportati?  

08 settembre 2024

risposta

Gentile utente,

tutti i verbali arrivano al destinatario attraverso due percorsi: una duplice copia cartacea viene inviate a casa, via posta, in busta chiusa, mentre le copie digitali vengono caricate online nella cassetta personale all’interno del sito Inps, a cui si accede con una identità digitale elettronica come Spid, Cie o Cns. Si parla di duplice copia poiché, proprio a tutela della privacy, una contiene tutti i dati sanitari, quindi strettamente personali (in precedenza definiti sensibilissimi dal codice privacy), mentre l’altra riporta soltanto il giudizio finale.  

Le Commissioni mediche, infatti, rilasciano il certificato alla persona con disabilità in due distinte versioni: la prima copia riporta le indicazioni in forma estesa, la seconda, invece, è rilasciata in versione “omissis”, per motivi di privacy.

Trattandosi di due riconoscimenti distinti, il “verbale di invalidità” e il “verbale di handicap” (ai sensi dell'art.4 c.1 del D.lgs. n. 62 del 2024, dal 1° luglio la parola “handicap”, ovunque ricorre, è sostituita dalla seguente: “condizione di disabilità”) arrivano separatamente, di solito a distanza di pochi giorni l’uno dell’altro, anche quando le richieste sono state presentate contestualmente. Qualora si riscontrasse difficoltà a scaricare la versione telematica dei verbali, ci si può rivolgere, muniti di Spid, Cie o Cns, a un patronato.