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Le affermazioni del presidente di Sport e salute oggi, nel corso di un'audizione al Senato, "dimostrano che il Comitato non è autonomo e minato il nostro lavoro"
13 gennaio 2021
ROMA - "In relazione a quanto affermato dal Presidente di Sport e Salute oggi, nel corso di un'audizione al Senato, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano ribadisce, come già osservato lo scorso 31 dicembre, che queste affermazioni rappresentano la prova provata che il Coni non è autonomo e che le sanzioni previste dalla Carta Olimpica per tali infrazioni non possono essere interpretate o oggetto di previsioni da parte di chi non ha alcun ruolo nell'ordinamento olimpico". Lo fa sapere il Coni con una nota. Il Comitato Olimpico Internazionale "ha chiesto più volte e per iscritto al Governo italiano una legge per regolare l'autonomia del Coni e non contratti di servizio con SpA di Stato che rispondono all’Autorità governativa e non, come in passato, a SpA che rispondevano all'Ente Coni".
Il Comitato Olimpico nazionale "è costretto, suo malgrado, a manifestare la sua pesante irritazione verso queste improvvide e ingiustificabili dichiarazioni che minano il lavoro dei propri rappresentanti che da mesi stanno lavorando per una soluzione che eviti all'immagine del Paese un umiliante provvedimento, così come auspicato recentemente da autorevoli esponenti politici di maggioranza e opposizione".
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